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È la capitale dell’arte pasticciera, la mecca dei golosi di dolci. Che seduti a un tavolino in terrazza si concedono un delizioso peccato di gola mentre ammirano l’idilliaco paesaggio di Sesto. Bontà e bellezza sono le vere protagoniste in questa storia di successo. Nel 2019, l’incantevole pasticceria spegne 50 candeline. Ma per quanto il tempo passi, i principi non cambiano: da sempre, qui si usano solo ingredienti di prima qualità, ci si richiama alla migliore tradizione artigianale e non si pensa neanche lontanamente a contare le calorie. Per non parlare del servizio. Sin dal primo giorno, Antonia prende pazientemente posto dietro al banco straripo di dolci creazioni – oltre una trentina! – e le illustra una a una ai suoi ospiti. Gli habitué, in realtà, non hanno bisogno di spiegazioni, sanno bene cosa si cela dietro alla pesante porta della terrazza: l’irresistibile profumo di caffè e zucchero, caramello e nocciole tostate, cioccolata e crema alla vaniglia. Anche loro, però, una volta a tu per tu con la varietà pressoché infinita in attesa dietro alla vetrina, fanno una bella fatica a scegliere. Classico o esotico? Strudel di mele o Foresta Nera? Torta di grano saraceno o alla crema di formaggio? Torta di prugne, rabarbaro o uva spina? Tiramisù o krapfen? E poi ci sono dolci e dolcetti di ogni sorta, come i leggendari Nussknacker, deliziosi biscotti di pasta frolla con nocciole e cioccolato. E montagne di panna montata. Diciamocela tutta: chi di fronte a questo bendidio pensa alla bilancia pianga se stesso!